Mutui Prima Casa Quali Sono I Documenti Per Accenderlo
Se anche tu sogni da tempo la tua prima casa, e non vedi l’ora di mettere il tuo nome sul nuovo atto di proprietà, avrai sicuramente raccolto già qualche informazione sui documenti per la richiesta del mutuo.
Il mutuo prima casa è un finanziamento ipotecario che ti consente di acquistare un immobile, da adoperare come abitazione principale o investimento, anche se non hai liquidità sufficiente. Con il termine “prima casa” si indica infatti la prima abitazione di proprietà, in cui puoi collocare o meno la tua residenza. Se lo fai, puoi usufruire poi di agevolazioni fiscali specifiche.
Per arrivare ad accendere il mutuo hai bisogno prima di tutto di requisiti precisi. Ci sono determinati criteri da rispettare: legali – età e cittadinanza – ed economici.
Noi di Casa Gioia aiutiamo ogni giorno le persone che vogliono realizzare questo sogno: per questo siamo qui con una guida per chiarire i dubbi che ruotano intorno ai documenti per richiedere un mutuo sulla prima casa
Di cosa parliamo in questo articolo:
- Documenti per il mutuo: il primo passo per la tua nuova casa
- Documenti per lavoratori dipendenti
- Documenti per lavoratori autonomi
- Documentazione generalmente richiesta dalle banche sull’immobile
- Per riassumere | Mutuo prima casa: tutti i documenti necessari
- Documenti per il mutuo: il primo passo per la tua nuova casa
Così come una nuova abitazione nasce dalle fondamenta, allo stesso modo l’accensione del mutuo inizia sempre con la presentazione di una richiesta presso gli istituti di credito. Ogni banca chiede documenti diversi per il mutuo della prima casa, ma tutte partono dalla stessa base: i requisiti anagrafici.
Tutti i richiedenti devono quindi presentare i documenti anagrafici per rivendicare un mutuo. Gli attestati che non possono mai mancare sono:
- carta d’identità;
- codice fiscale;
- certificato di nascita, che attesta la tua cittadinanza (i cittadini stranieri invece devono presentare il permesso di soggiorno);
- atto di matrimonio, con tutte le note e gli accordi patrimoniali concordati tra i coniugi;
- eventuali sentenze di divorzio o di separazione.
Questa è la prima parte dei documenti per richiedere il mutuo da presentare presso l’istituto di credito a cui ti rivolgi. Servono a comprovare la tua identità, ma sono utili anche alla banca per indirizzarti verso la tipologia di mutuo più adatta alle tue esigenze. Ad esempio, a partire dal 2020, è stato istituito un fondo di agevolazioni che riguarda le giovani coppie, e più in generale gli under 36 con contratti di lavoro atipici.
Per poter usufruire di queste particolari agevolazioni, devi soddisfare i seguenti requisiti:
non avere altri immobili di proprietà;
non aver beneficiato in altre occasioni dei vantaggi per il mutuo prima casa giovani.
Accedere a queste facilitazioni è semplice: ti basta presentare per tempo un’apposita domanda da consegnare alla tua banca di riferimento.
Oltre ai requisiti anagrafici, per aprire un mutuo bisogna rispettare anche dei requisiti di reddito. Per quelli, i documenti da presentare variano a seconda della tua situazione lavorativa. Vediamo come.
Documenti per lavoratori dipendenti
Lavoratori dipendenti e liberi professionisti devono entrambi dimostrare di poter sostenere le rate, ma i documenti per il mutuo della prima casa da consegnare sono chiaramente diversi.
Nel caso in cui tu sia dipendente, quello che devi presentare è:
copia del tuo contratto lavorativo (o la dichiarazione della tua anzianità di servizio fatta dal datore di lavoro);
copia delle tue prestazioni lavorative: certificata con un modulo preimpostato, dove inserirai il numero di ore settimanali o i turni della tua azienda;
l’ultimo cedolino dello stipendio con una copia del modello CU – Certificazione Unica – o un duplicato del tuo modello 730;
una copia del tuo ultimo estratto del conto corrente.
Il modello CU, che una volta veniva chiamato CUD (Certificato Unico Dipendente) è una garanzia che i datori di lavoro devono ai dipendenti per testimoniare i loro guadagni degli anni precedenti. Nel modello CU sono riportati anche i contributi trattenuti per la pensione e, in allegato, i moduli per il versamento al 5×1000 e all’8×1000.
Documenti per lavoratori autonomi
Se lavori in proprio sono altri i documenti per il mutuo della tua prima casa da consegnare presso l’istituto di credito:
copia del modello redditi Persone Fisiche (ex Unico): serve a creare una panoramica completa della tua situazione finanziaria (ricavi da tutte le tue fonti di guadagno) e rappresenta il modello relativo alla dichiarazione dei redditi;
estratto della Camera di Commercio Industria e Artigianato (CCIA);
attestato di iscrizione all’albo a cui appartieni se la tua professione lo richiede.
La tendenza degli ultimi anni vede sempre più lavoratori a partita IVA, e sempre meno dipendenti. Le banche si sono adeguate a questa nuova situazione socio-economica: ora concedono mutui anche ai precari con partita IVA, e richiedono solo un buon reddito complessivo.
Capita ai lavoratori autonomi di non avere retribuzioni fisse mese per mese, e le banche sono disposte a concordare mutui con rateazioni diverse, spesso trimestrali o addirittura semestrali.
Documentazione generalmente richiesta dalle banche sull’immobile
Ci sono poi dei documenti per richiedere un mutuo che devi presentare indipendentemente dalla tua situazione lavorativa: riguardano direttamente l’immobile per cui hai richiesto il mutuo.
I certificati che non possono mancare sono:
contratto preliminare di compravendita, un accordo vincolante che obbliga le due parti (chi vende e chi compra) a stipulare poi il contratto definitivo;
planimetria dell’immobile: da completare con le indicazioni delle proprietà confinanti sia dell’abitazione che delle pertinenze (cantina, solaio, box auto…);
copia del certificato di abitabilità: un documento rilasciato dal Comune che garantisce che i requisiti in termini di edificabilità, igiene e salubrità siano rispettati. Questo certificato è da presentare anche nel caso in cui tu voglia compiere una ristrutturazione;
copia dell’atto di provenienza dell’immobile: un atto in cui si attesta l’ultimo passaggio di proprietà della casa che stai comprando. Nel particolare caso in cui il venditore abbia ottenuto l’abitazione con una donazione, basterà presentare l’atto notarile di donazione. Se invece l’ha ricevuta per successione, è sufficiente esibire la dichiarazione di successione dal testamento.
Come abbiamo detto all’inizio, ogni banca esige documenti per la richiesta del mutuo diversi, e propone finanziamenti di tipo diverso in base al valore dell’immobile e al reddito del richiedente.
Una documentazione chiara, completa e presentata in modo rapido favorisce una tempestiva valutazione della richiesta da parte della banca: in questo modo puoi ottenere il tuo mutuo in tempi veloci e senza imprevisti.